Secondo appuntamento con la storia dei modelli più significativii della produzione Moto Guzzi che saranno in esposizione a Genova dal 13 al 15 maggio 2022 nel corso dei GP Days

(a cura di Ettore Cuni)

 

250_compressore.jpgMOTO GUZZI 250 COMPRESSORE anno 1940 (produzione dal 1938 - 1951)

Dalla 250 che con Omobono Tenni vinse nel '37 il Tourist Trophy deriva la prima moto da competizione monocilindrica dotata di compressore. Debutta nel '38 con Nello Pagani e subito si aggiudica

11 record del mondo sulla pista di Monza poi, lo stesso anno, porta il bottino ad un totale di 18 primati. L'assalto ai record continua nel 39 con altri 16 record ottenuti sull'autostrada Bergamo-Brescia. Qualche vittoria importante, poi la guerra, infine il divieto di utilizzare il compressore pongono la parola fine alla carriera di questa moto. Comunque se si chiude una porta si apre una finestra e il motore torna in servizio nel '46 spingendo la vetturetta Nibbio che conquista altri 6 record del mondo a Bruges e che migliora l'anno successivo a Ostenda. Nel '48 motorizza un sidecar pilotato da Gino Cavanna e ne conquista altri 4. Nel 52 Cavanna stabilisce altri 18 record sull'autostada Monaco-Ingolstadt. Aggiungendo questi record a quelli gia' in carniere la Moto Guzzi viene a detenere un totale di 108 record del mondo e cioe' il primato dei primati. Il canto del cigno avviene nel '59 quando Cavanna, con una vetturetta battezzata Cobra, sul tratto dell'autostrada del Sole tra Parma e Reggio Emilia frantuma altri 4 record. Doveroso ricordare che, in questa occasione, con un motore da competizione con 21 anni di eta', il km lanciato fu percorso alla media di km/h 232,108. Motore indubbiamente robustissimo se si pensa che da 25 cv nella versione aspirata la potenza aumento' progressivamente fino a 48 a 7500 giri. Alesaggio e corsa 68x68 - valvole inclinate di 58° - diametro valvole 37 mm aspirazione/ 35 scarico - compressore Cozette ( nome straniero ma e' made in Italy)- polmone da 12 litri - alimentazione sia benzina/benzolo che alcool. Curiosita': tutti i record della moto sono stati ottenuti senza l'uso di carenatura. Era soprannominata Gerolamo ( chissa' mai perche') ed era difficile da portare in pista perche' sia in accelerazione che in staccata il polmone faceva rispondere il motore con qualche secondo di ritardo a seconda che fosse in pressione o meno.

(REKORD:14/04/1938- AUTODROMO MONZA PILOTA NELLO PAGANI;
(REKORD:20/11/1938-AUTODROMO MONZA PILOTA OMOBONO TENNI);
(REKORD:20/10/1939-AUTOSTRADA BERGAMO BRESCIA PILOTA RAFFAELE ALBERTI);
(REKORD:20/10/1939-AUTOSTRADA BERGAMO BRESCIA PILOTA GUGLIELMO SANDRI)

 

MOTO GUZZI 350 BIALBERO anno 1956 (produzione dal 1953 - 1957)350 bialbero
VINCITRICE DI 5 TITOLI MONDIALI

 La 350 Bialbero di Moto Guzzi esordì nel 1953 e, fino al 1957, anno del ritiro dalle gare del marchio, assieme a Gilera e Mondial, vinse 5 titoli mondiali. La moto derivava dalla versione 250 e il suo punto di forza era principalmente il propulsore, semplice, affidabile e parco di consumi. Stiamo parlando del classico monocilindrico orizzontale, che ha reso famosa la Moto Guzzi. In questo caso, un 350cc in versione bialbero in testa con distribuzione a coppie coniche e in grado di erogare una potenza massima di 38 CV. 230 Km/h la velocità di punta dichiarata. LA CONFIGURAZIONE DEL MOTORE consentiva un baricentro basso ed una importante capacità del serbatoio, così che la moto risultasse agile nella guida e in grado di partecipare a gare impegnative come il TT senza bisogno di rifornimenti. Il telaio fungeva anche da serbatoio dell’olio, il cambio era in blocco a 5 rapporti, mentre l’accensione – dapprima a spinterogeno – fu poi abbandonata in favore del magnete sugli ultimi modelli.